STILI DI COMUNICAZIONE DIVERSI: Un tesoro per il Team

STILI DI COMUNICAZIONE DIVERSI: Un tesoro per il Team

"Quante volte ti ho detto che ci mette troppo tempo per il report!" "Non sono aggressivo, ti sto spiegando come svolgere il lavoro" "Se non mi dai tutte le informazioni di cui ho bisogno non posso andare avanti"

Quante volte, durante un meeting, ci è capitato di dire o di essere stati protagonisti passivi di queste frasi?

Credo molto che tutte le volte abbiamo reazioni emotive-comportamentali diverse, reazioni che ci fanno giudicare il nostro interlocutore come insensibile, privo di tatto, poco empatico e superficiale, insomma che non ci capisce.

Il problema è che abbiamo tutti una tessera di bollini che portiamo con noi sul posto di lavoro. È una tessera dove apponiamo un bollino emotivo ogni qual volta il nostro interlocutore ci dice qualcosa, si atteggia in un modo che per noi non va bene, che si scontra con le nostre convinzioni, le nostre regole e i nostri valori.

Il nostro obiettivo, quando comunichiamo, è persuadere il nostro interlocutore di un nostro pensiero, vorremmo che lui diventasse come noi e pensasse al nostro stesso modo.

Il come lo facciamo determina il nostro stile di comunicazione, che sarà diverso da persona a persona e soprattutto avrà esiti diversi in funzione delle persone che abbiamo di fronte, in quanto dobbiamo confrontarci con il loro stile.

Partendo dal presupposto che ognuno ha uno stile distinto, quando lavoriamo in un team avremo tanti stili quanti i partecipanti e questo ci metterà alla prova noi stessi e il nostro equilibrio emotivo.

Avere stili diversi è un plus per il team, perché porta diversità di punti di vista e quindi di idee permettendo una crescita più veloce e strutturata, bisogna solo essere disposti a conoscersi.

Quindi, uno dei segreti per migliorare le relazioni tra i colleghi è quello di conoscere e dichiarare il modo in cui comunichiamo, questo permette un avvicinamento di pensiero.

Inizio a pensare, che magari non ce l’ha con me, non mi ha preso di mira è solo il suo modo di esprimersi, quindi la relazione professionale si alza di livello.

Se ci mettiamo ad osservare con una lente, come se fossimo degli investigatori, i nostri colleghi potremmo notare quattro macro stili comportamentali.

“Faccio io, ora che attendo una risposta”

Ritmo veloce, rapido nelle decisioni, è chiaro nell’esprimere le sue opinioni.

“Bello questo progetto, però per prendere una decisione ho bisogno di dettagli più precisi”

Assume rischi calcolati, ha bisogno di dati certi, cerca la perfezione.

“Sono d’accordo con te, glielo dovremmo dire, ma prima fammi parlare con lui non lo vorrei ferire”

Sostiene i colleghi con apprezzamenti, grande capacità di ascolto, sensibile alle critiche.

“Credo che la cosa migliore sia presentare più alternative, non facciamo le solite cose”

Energico, motiva gli altri, ama i nuovi progetti.

A questo punto le domande che ci potremmo fare sono: 

  • In che cosa sono simile allo stile del mio collega?
  • Cosa mi differenzia dal mio collega? 
  • Come posso adattare il mio stile di comunicazione a quello del mio interlocutore? 

Una buona comunicazione determina anche una buona relazione interpersonale, quindi le nostre riflessioni sugli stili di comunicazione è vincolata anche a che tipo di rapporto lavorativo vogliamo avere tutti i giorni nel nostro luogo di lavoro.

Articolo di Andrea Morici

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