Trasformazione: da un’idea di brand a un tool-kit tangibile da toccare e sentire (Parte 2/2)

Trasformazione: da un'idea di brand a un tool-kit tangibile da toccare e sentire (Parte 2/2)

Nel post precedente ho raccontato i primi passi della nascita del brand Performant by SCOA. Rendere tangibile il brand ha richiesto un percorso di trasformazione che è essenza stessa del significato del logo di Performant by SCOA. 

Il primo step consisteva nell’evoluzione grafica del logo in un pattern che richiamasse stratificati processi di evoluzione. Un’idea estetica e concettuale che sarà successivamente il supporto attorno alla quale abbiamo costruito l’intero progetto del tool-kit flowknow©.

Ammetto che, fin dall’inizio, Paolo Lorini ed Alessandro Scarpellini mi hanno aiutata a vedere il logo non solo come simbolo della nostra società ma come elemento di costruzione di pattern in senso visivo. Pattern che ritroviamo, ad esempio, sul retro dei nostri biglietti da visita: pattern bianco, sfondo blu.

Nella primavera 2015, ho realizzato la prima versione delle nostre carte delle competenze flowknow©, carte di facilitazione per sessioni di business Coaching su cui è visibile un’immagine, una competenza, un numero e un seme del gioco poker. Anche in questo caso, il retro delle carte spettava al nostro pattern.

L’artista in me parlava. Ispirata, guardavo il pattern e pensavo: “Ma quanto sarebbe bello farci una borsa”. Ma noi siamo una società di business Coaching, non un’impresa di produzione di accessori. Il sogno rimaneva quindi appeso nell’aria. 

Nel frattempo, durante i nostri corsi Focus flowknow© e mentre lavoravo con i clienti nelle sessioni 1:1, diventava sempre più evidente come la gestione costruttiva delle emozioni fosse uno degli elementi principali di ostacolo o di sfida nella quotidianità dei nostri clienti. Da quest’esperienza nasceva l’idea di creare un nuovo set di carte, questa volta centrato sull’argomento delle emozioni. Le carte erano diventate per me e per alcuni Coach della mia organizzazione un modo ormai assodato di gestire sessioni di Coaching. Usavo tanto dei colori, carte Pantone per indagare la dimensione emotiva dei clienti.  

Con Roberto Degli Esposti, managing partner di SCOA e Performant by SCOA, abbiamo finalmente preso la decisione di procedere con il lavoro di sviluppo.  

Abbiamo cominciato a realizzare un intero nuovo tool kit che contenesse sia le vecchie carte delle competenze che un nuovo mazzo di carte delle emozioni. Avrebbe contenuto anche dei materiali di supporto, per rendere l’uso delle carte una vera fonte per i Coach nel dare sostegno ai loro clienti. E questa volta l’artista in me ha preso potere. Il retro delle nuove carte era destinato ad avere una sfumatura di colore diversa per tutte le 60 carte in oggetto (riflessioni sul colore vedi il nostro video “IL PONTE TRA ARTE E BUSINESS: La forza del colore”) . Con il mio team Timo Anzalone e Matteo Fumagalli abbiamo, in un comune flow, studiato innumerevoli soluzioni cromatiche e combinazioni di colori e pattern.
L’importanza della ricerca nella dimensione del colore si è sviluppata anche sul canale Instagram flowknow, dove l’ispirazione per la realizzazione di nuovi pattern cromatici partiva da stimoli diversi: dalla natura, dall’arte, dal colore puro. 

Che piacere è stato poter imprimere le nostre idee e creatività su supporti concreti: carta e tessuti. La prima per i nuovi mazzi di carte (Emozioni e Competenze) e i cataloghi (Dizionario delle Emozioni, Dizionario delle Competenze, Catalogo delle opere d’arte), i secondi per il package che li avrebbe contenuti. 

Il lavoro si è concretizzato nel passo finale: il package completo costituito da un contenitore, un’edizione speciale di 100 copie cucita a mano da Minna Konttijärvi e i contenuti: i cataloghi e i due mazzi di carte. 

Una trasformazione che ha richiesto tempo ed energia, ma soprattutto l’unione di più menti creative, competenze e talenti, sincronizzati al fine di ottenere un’idea di brand finalmente tangibile. Da toccare a sentire. Nel frattempo cos’è successo nella nostra organizzazione? Qualcosa è cambiato? Abbiamo forse prodotto del valore non solo plasticamente, non solo nelle conoscenze e competenze nuove acquisite con l’apprendimento, ma anche nel senso di appartenenza e senso di identità?”  

A questa domanda lascio rispondere ai miei colleghi.

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