Non si può non comunicare

Non si può non comunicare

Un'altra competenza fondamentale per la leadership al femminile e, forse, per la leadership in generale è la "comunicazione interpersonale". Partiamo da un assunto di Paul Watzlawick, famoso psicologo austriaco esponente della statunitense scuola di Palo Alto, scrittore diverso libri sul tema, come "Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli interattivi (1967)". Il primo assioma da cui parte Watzlawich è l'impossibilità di non comunicare: "non si può non comunicare!" Ma cosa vuol dire comunicare? E, soprattutto, cosa significa per un leader?

Innanzitutto la comunicazione è fatta solo per il 7% di comunicazione verbale, cioè il linguaggio e le parole, che definiscono il contenuto. La restante parte della comunicazione è fatta di paraverbale, ovvero l’analisi della voce (tono, ritmo, volume, musicalità …) e di non verbale (gesti, postura, sguardo, abbigliamento, prossemica …). 
Queste ultime due riguardano la relazione. Non cosa comunichiamo, quindi, ma come lo comunichiamo. Nel come ci stanno anche le emozioni che trasmettiamo al nostro interlocutore e che lui trasmette a noi. Una parola chiave che abbiamo utilizzato in aula parlando di comunicazione interpersonale rivolta alla leadership è intenzionale. Ma perché? Perché, per un/a leader è vitale decidere cosa e soprattutto come comunicare (non verbale e paraverbale) in base all’intenzione di comunicare, non solo in termini di contenuto ma anche in termini di relazione. 

In sostanza, per il leader è importante decidere prima quale immagine vuole che gli altri abbiamo di lei/lui partendo dal presupposto che non si può non comunicare. Anche se stiamo in silenzio, stiamo comunicando qualcosa innanzitutto con il silenzio e poi con i gesti: lo sguardo, la prossemica, i vestiti, la postura … quindi con il corpo in generale. Allora la competenza comunicazione interpersonale e i relativi comportamenti, vanno allenati di giorno in giorno partendo dalla domanda (visto che siamo in un contesto di business): “che idea voglio che gli altri abbiano di me?” Ricordandoci dell’autenticità più l’immagine che vogliamo che gli altri abbiano di noi è distante da quello che noi siamo (parlando del contesto di business) più l’allenamento sarà duro e lungo ma non impossibile, anche se consiglio di non allontanarci troppo da ciò che siamo altrimenti le energie che si investono per mantenere quell’immagine nel tempo sono veramente molto alte. Ma comunque un po’ di ambizione, sempre unita all’umiltà, ci vuole altrimenti di che leader stiamo parlando?



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