Realtà aumentata, una nuova frontiera del Coaching

Realtà aumentata, una nuova frontiera del Coaching

Abbiamo avuto l'opportunità di ricevere presso i nostri uffici, Matteo Malatesta e Andrea Laus, le menti dietro a Skillgym, un innovativo strumento virtuale di supporto al Coaching e alla formazione. Incuriositi, abbiamo posto loro qualche domanda più precisa sul metodo. 

Come descrivereste, brevemente, il progetto Skillgym?

SkillGym è uno strumento di supporto al Coaching e alla formazione. È un ambiente di simulazione di Role-Play dedicato allo sviluppo della confidence nella gestione delle Conversazioni Critiche, dove entrano in gioco tematiche di Leadership. Il tool fornisce una libreria di situazioni sulle quali allenarsi (una “palestra per le soft skills”)
e una serie di funzionalità di monitoraggio e analisi di dettaglio dei comportamenti messi in atto durante le sessioni. 

Sfruttando la potenza dell’Intelligenza Artificiale e della Realtà Aumentata, SkillGym consente al Coachee di sviluppare consapevolezza e apprendimento rispetto ai comportamenti messi in atto, al linguaggio non verbale e para-verbale dell’interlocutore e alle reazioni suscitate dalle proprie scelte. Tali dati potenziano l’impatto del Coach, offrendogli evidenze sulle quali impostare il proprio intervento sfruttando il blend di allenamento pratico e supporto personale.

Quale ruolo gioca la realtà aumentata nel coaching degli invidui che lavorano in azienda?

La realtà aumentata è un moltiplicatore di consapevolezza sia per il Coachee che per il Coach. Fornendo, infatti, una serie di informazioni aggiuntive e di dettaglio profondo sui comportamenti osservabili messi in atto dal Coachee durante la simulazione, consente allo stesso di confrontarsi con il proprio agito e con le sue conseguenze. Allo stesso modo, tali dettagli consentono al coach di strutturare una seduta o una analisi infra sedute basandosi su dati oggettivi, rivedendo 
e analizzando una conversazione come se fosse stato presente. Ci piace chiamare questo effetto “la macchina del tempo” poiché il coach può ritornare a quando la Conversazione Critica è avvenuta e partire da quegli elementi per inspirare le “domande potenti” da rivolgere al Coachee allo scopo di “aprire e costruire” il dialogo e lo sviluppo. 

Come possono i dipendenti di un’azienda allenare le proprie competenze utilizzando la piattaforma SkillGym?

Attraverso quello che definiamo il Practical Learning o apprendimento attraverso la pratica. SkillGym offre una serie di situazioni realistiche e immersive dove questi possono fare pratica nella gestione di conversazioni critiche come dare il feedback, negoziare un obiettivo, delegare un task, ecc. Unitamente alla pratica, la ricezione di un feedback immediato sulla propria performance e la possibilità di approfondire da soli o con il supporto di un coach tale risultati, consentono lo sviluppo delle proprie competenze attraverso una incrementata capacità di azione dei comportamenti più adeguati in uno specifico contesto.

Attraverso la definizione di Bootcamp di allenamento, poi, il Coach pianifica dei periodi di allenamento nei quali i propri Coachee possono accedere alla piattaforma SkillGym in maniera autonoma e da remoto. I loro progressi vengono monitorati online direttamente dallo stesso coach e/o da un referente aziendale per supportare, in maniera individuale, personalizzata o plenaria, laddove necessario, con interventi di Coaching o formazione in presenza.

Questo strumento può aiutare a trovare la risposta comportamentale tipica di certe persone in determinate situazioni?

Assolutamente sì. Questo è uno dei principali obiettivi/elementi su cui SkillGym si basa. Per alcuni aspetti, ci piace definire il tool anche “la fabbrica dei Dejà-vu”, ovvero uno strumento che abilita l’esperienza di situazioni, reazioni e conseguenze alle proprie azioni che si fissano nella mente del Coachee. Con l’adeguata pratica e la giusta dose di consapevolezza, queste diventano una serie di “ricordi forti” ai quali sono associate delle “reazioni performanti” che diventano automatiche “naturali”. Allo stesso modo, questo genere di “ricordo forte” concorre all’apprendimento delle risposte comportamentali tipiche di certe persone in determinate situazioni.

Anche per questa ragione, le Conversazioni Critiche che compongono le librerie SkillGym sono identificate non solo dal task di riferimento (Dare il Feedback, Delegare, ecc.) ma anche dal contesto, dal profilo dell’interlocutore, dagli obiettivi specifici, ecc., tutti elementi che vengono introdotti in ogni conversazione (si richiede al Coachee di analizzare prima di iniziare la sessione) e che concorrono a definire uno stile di Leadership performante per la specifica situazione (stile Leadership Coaching, Democratico, ecc.). 

Il nostro materiale di lavoro sono le persone. Con Skillgym mettiamo il nostro Coachee davanti ad un avatar. In questo frangente, come si gestisce l’intelligenza emotiva? Che tipo di relazione avviene?

Non si tratta affatto di un avatar ed anzi, proprio per una scelta forte legata ai temi di intelligenza emotiva, mettiamo il nostro coachee di fronte ad un attore professionista, che recita una parte (pre-registrata in centinaia di video) seguendo un certo profilo comportamentale, realistico e autentico. In questa situazione il nostro cervello, dopo alcuni passaggi, perde la cognizione di essere in una simulazione e supporta il Coachee ad entrare in una dimensione reale di conversazione critica. La gestione dell’intelligenza emotiva da parte del Coachee è dunque naturale e autentica, come nella vita reale. 

È proprio qui che avviene la “magia”: comportatosi in maniera naturale, il Coachee ottiene dei risultati che è in grado di analizzare appena terminata la sessione costruendo consapevolezza e dando motore alla volontà di cambiamento grazie all’allargamento della sua zone di comfort rispetto alla gestione, anche emotiva, di situazioni come quella su cui si è allenato.

Che tipologia di competenze possono essere allenate con la piattaforma?

SkillGym si focalizza su competenze Soft di tipo relazionale. In particolare consente di allenare l’azione dei comportamenti osservabili adeguati e performanti in specifiche situazioni inserite in una dinamica di relazione con uno o più interlocutori. Tali comportamenti sono il sottostante di alcune competenze chiave che vengono allenate con SkillGym. Tra le altre l’Ascolto Attivo, l’Empatia, il Problem Solving, ecc.

Potete illustrarmi dei case-studies di aziende che hanno utilizzato la piattaforma e che hanno raggiunto importanti risultati dal punto di vista della crescita professionale degli individui e dell’allenamento di specifiche competenze? 

Tra gli altri esempi, uno di quelli più significativi, e a tratti sorprendente, viene da una realtà internazionale in ambito Finanziario/Assicurativo. Questa realtà ha messo alla prova i propri Manager facendoli allenare con SkillGym per un trimestre e somministrando una formazione “standard” ad un gruppo di controllo. Con uno sforzo limitato (in media sei partite a trimestre, ovvero una partita ogni due settimane) il gruppo di utenti (circa 4,800 persone) ha realizzato una performance in termini di numero di Conversazioni Critiche (colloqui di feedback, negoziazioni, ecc.) schedulate nella attività reale del 60% maggiore del gruppo di controllo.

Questo dato, insieme ad altre evidenze anche qualitative, dimostrano l’incremento della confidence. Se di per sé il risultato è sorprendente, in fondo è poco più che “naturale e logico” se pensiamo ad altri ambiti, come quello dello sport. Gli atleti professionisti non si allenano forse per ore e giornate intere allo scopo di arrivare alla gara pronti? E quando questi sono in gara, non si focalizzano proprio sulla prestazione senza timori perché “sanno cosa aspettarsi”?

Quanto è rilevante la linea tra la situazione del prototipo di Skillgym e la specifica azienda? Il valore dell’esercizio sta nell’esercizio?

L’allineamento tra la specifica azienda e le situazioni critiche offerte da SkillGym è un elemento dalla limitata centralità nel modello di apprendimento supportato dal tool.

SkillGym è, infatti, uno strumento che opera sui comportamenti osservabili legati a competenze relazionali per supportare coach e trainer, non per sostituirsi a loro. Mi spiego: il set di situazioni presenti nelle librerie SkillGym fornisce un ventaglio (peraltro in continuo ampliamento con l’aggiunta continua di nuove storie) che copre i principali task all’intorno di tematiche di Leadership. 

I contesti di queste situazioni sono, poi, stati studiati per presentare dinamiche molto comuni (il venditore non performante, il collaboratore incerto, il riporto molto sicuro di sé, il partner riluttante e ostile, etc). In ogni caso, l’elemento più importante da sottolineare è certamente che la simulazione role-play attraverso SkillGym è una palestra, quasi un “sacco da boxe”, dove scaricare a terra i propri comportamenti naturali, analizzarli e rifletterci sopra, un punto di partenza, quasi un pretesto, per riflettere su se stessi e, grazie all’aiuto di un coach, per evolvere. 

Il valore dell’esercizio sta nell’esercizio, ma soprattutto nella crescita della consapevolezza del gesto che si sta compiendo. La consapevolezza crea confidence e la confidence è il motore della performance. In un contesto dove il protagonista rimane il Coach che vede potenziate le sue capacità di percezione e di analisi e, di conseguenza, amplificato l’effetto del suo intervento.

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