Vacanze da guardare, leggere e ascoltare

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Vacanze da guardare, leggere e ascoltare

Agosto è arrivato, e con lui, per la maggior parte di noi, il periodo tanto atteso delle vacanze. Relax, distrazione, occasioni di provare cose nuove e che non si ha l’opportunità di fare in città nel resto dell’anno sono probabilmente i desideri più forti che ci sentiamo di esprimere per le prossime settimane, ma staccare dalla routine dà anche la possibilità di approfondire alcuni temi di cui si è sentito parlare nel corso dei mesi, magari in maniera più leggera e divertente.

Abbiamo selezionato quattro keyword che in questa prima metà del 2024 sono state ricorrenti e per ognuna vi proponiamo un qualcosa da leggere, guardare o ascoltare per tornare a settembre in azienda con un punto di vista in più che potrebbe aiutare a portare un cambiamento, anche piccolo, nel proprio contesto lavorativo.

Tema: diversity – Consiglio di lettura

Neurodivergente. Capire e coltivare la diversità dei cervelli di Eleonora Marocchini. Casa editrice: TLON Neurodivergente. Capire e coltivare la diversità dei cervelli di Eleonora Marocchini. Casa editrice: TLON
Eleonora Marocchini, con un dottorato in Psicologia e Scienze Cognitive, si definisce “comunicatrice della scienza e ostetrica delle narrazioni”: da anni infatti si muove tra scienza e linguistica occupandosi di divulgazione per rendere accessibili a chi la legge o la segue sui social (con il profilo Instagram @narraction) termini come neurodiversità, linguaggio inclusivo e salute mentale. 

In questo suo ultimo libro, uscito nel maggio del 2024, racconta di una grande ricchezza che tutte le organizzazioni hanno a loro disposizione: i cervelli delle persone che ci lavorano. Se è ovvio, infatti, che tutti gli esseri umani hanno un cervello, è altrettanto vero che non esiste un cervello uguale all’altro: ognuno quindi ha il suo modo di pensare, di organizzarsi, di agire, di prioritizzare. 

Sottovalutare questo infinito numero di variabili possibili, oltre a non essere rispettoso delle caratteristiche individuali, può portare anche a conflitti e incomprensioni, ma anche a marginalizzazioni e discriminazioni, oltre che alla perdita di opportunità solo per non aver corso il rischio di ascoltare un punto di vista diverso.

Imparare a valorizzare la varietà davanti a cui lo spettro umano ci pone è quindi un grande esercizio per mettere in atto concretamente quella diversity che tanto bene può fare alle aziende.

Alfabetizzazione emotiva – Consiglio di visione

Inside Out 2 Inside out 2. Pixar Animation Studios in co-produzione con Walt Disney Pixar

Seguito di Inside out (2015), è stato senza dubbio uno dei film più attesi dell’anno: ritroviamo Riley, la protagonista, un anno dopo la fine del primo film, alle prese con l’ingresso alle scuole superiori, le sue ambizioni, vecchie e nuove amicizie e, soprattutto, vecchie e nuove emozioni (ovvero Ansia, Invidia, Imbarazzo, Ennui e Nostalgia).

Ma che cos’ha la storia emotiva di una ragazzina di 13 anni da insegnare ai contesti aziendali? 

In realtà, molto più di quello che si potrebbe pensare a uno sguardo superficiale. Innanzitutto, tra le nuove emozioni con cui Riley deve imparare a fare i conti, ce n’è una che ricorre molto spesso sul mondo del lavoro: l’Ansia. Quella che spesso blocca, che porta a fare errori e a perdere di vista l’obiettivo, che nasce dalle alte aspettative che abbiamo sia noi che gli altri su noi stessi e le nostre performance. Però, se ben gestita può diventare una vera e propria benzina per svolgere al meglio le proprie mansioni. C’è poi un altro aspetto da non sottovalutare: nel corso del film, infatti, Riley fa qualcosa che le aziende chiedono frequentemente alle proprie persone, ovvero crescere. Crescita di carriera, crescita nelle competenze, crescita nei risultati. Quello che questo film ci insegna è che se davvero vogliamo diventare grandi (qualunque sia il significato che diamo a questo termine) abbiamo bisogno di un’alfabetizzazione emotiva che ci permetta di riconoscere le emozioni che proviamo, di esternarle in maniera consapevole e di sfruttarle nel modo più efficace, in modo da agire e non reagire a ciò che ci succede. Crescere è anche un lavoro di accettazione, che significa comprendere che tutte le emozioni, anche quelle che siamo abituati a considerare come negative, sono qualcosa di cui abbiamo bisogno, che sono utili perché sono indice di ciò che ci sta succedendo.

Nella vita come nei contesti aziendali, nessuna emozione merita di essere schiacciata se vogliamo davvero evolverci.   


Autoconsapevolezza – Consiglio di lettura

Il giusto errore. La scienza di fallire bene, di Amy Edmondson. Casa Editrice: EGEA Il giusto errore. La scienza di fallire bene, di Amy Edmondson. Casa Editrice: EGEA

Amy Edmondson, pioniera del concetto di psychological safety e docente di Leadership alla Harvard Business School, con questo suo ultimo libro, uscito in Italia nel marzo di quest’anno, ha vinto il Financial Times and Schroders Business Book of the Year Award 2023.


Il tema affrontato è molto ingombrante, soprattutto nel mondo del lavoro: l’errore. Per convinzione culturale, immersi come siamo in una società della performance e del culto del risultato,
l’errore, il fallimento, sono elementi che tendiamo a fare di tutto per evitare, dimenticando che in realtà non solo fanno parte delle nostre vite, ma sono anche un’opportunità di crescita. Che viene massimizzata se si riesce a fallire bene. È questo il concetto che viene messo in evidenza nel libro, condensando oltre due decenni di ricerca accademica nel campo della psicologia sociale e del comportamento organizzativo che ha coinvolto aziende, agenzie governative, startup, scuole e ospedali. 

Quello che è trasversale alle persone che lavorano in campi diversi è la percezione che ciascuno ha dei propri errori: sembrano sempre giganti, insuperabili, imperdonabili e irrimediabili. Ed è qui che entra in campo l’autoconsapevolezza.

Edmondson, infatti, ribalta questa prospettiva mostrando come possano esistere tre archetipi di fallimento (elementare, complesso e intelligente) e come capire a quale gruppo un nostro errore appartenga possa aiutare a trarre vantaggi dall’errore stesso entrando in una dinamica di apprendimento.

Comprendere e vedere in maniera più autoconsapevole i propri errori permette anche di essere intanto pronti ad accettare quella verità incontestabile che è la fallibilità umana, ma soprattutto anche a entrare in contatto con le emozioni che ne derivano: vergogna e senso di colpa, infatti, possono essere trasformati in spinte propulsive, come la curiosità e la crescita personale.

Il punto quindi non è non sbagliare mai, ma riuscire a sbagliare sapendo che e come l’errore ci renderà più forti.

 

Leadership e team – Consiglio di ascolto.

Tutti i santi lunedì, di Roberto Degli Esposti. Disponibile su Spotify Tutti i santi lunedì, di Roberto Degli Esposti. Disponibile su Spotify

L’ultimo consiglio riguarda qualcosa che abbiamo recentemente iniziato a produrre “in casa Performant”: a partire da maggio, infatti, Roberto Degli Esposti, Managing Partner di Performant by SCOA, insieme a Sissi Decorato, Communication Specialist, ha cominciato a realizzare Tutti i santi lunedì, un podcast in cui si parla di Leadership, di Team e di come queste due parole possono influenzare le performance di un’azienda.

Le puntate escono di lunedì (ovviamente), ogni due settimane, e in ciascuna si affronta un tema specifico che riguarda i Leadership Team, la loro formazione e le dinamiche e il modo per gestirle in modo da renderli davvero organi efficaci. Per dare più concretezza a ciò che si racconta, episodio dopo episodio le modalità presentate vengono messe in relazione con la storia di un Leadership Team reale, alla cui Amministratrice Delegata è stato dato il nome fittizio di Vittoria: questo permette uno storytelling più ancorato alla realtà, che fornisce esempi pratici e specifici su ciò che può succedere all’interno di queste riunioni.

Su Spotify sono già disponibili i primi episodi, ma sia durante il mese di agosto che settembre le pubblicazioni continueranno a seguire la cadenza quindicinale, per tenervi compagnia con piccole pillole di Coaching.

Libri da leggere, film da vedere, podcast da ascoltare: questi sono solo pochi consigli, ma ci sembra che possano essere interessanti per rendere le tue vacanze rilassanti e allo stesso tempo piene di stimoli per tornare a settembre pieni di energia per affrontare le sfide dell’ultimo periodo dell’anno. 

Se hai altri stimoli da consigliarci, scrivici! Cercare nuove fonti di ricchezza è ciò che ci entusiasma di più.

Buone vacanze e buon arricchimento!

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