Narcisismo e leadership: un binomio frequente ma pericoloso
In un’epoca in cui il termine “imprenditore” viene frequentemente associato a schemi rigidi di business plan e strategie di mercato, è fondamentale riscoprire l’essenza più profonda di ciò che significa realmente intraprendere un percorso imprenditoriale.
Ma quali sono le esigenze con cui si deve rapportare un imprenditore al giorno d’oggi e in che modo una governance sostenibile può beneficiare di più figure femminili e del metodo coaching?
Quello di imprenditore non è un mestiere, è una vicenda personale. È una chiamata che richiede passione, impegno e una visione che vanno al di là del mero profitto. Le imprese vere nascono da idee innovative, dalla necessità di risolvere problemi reali e dalla voglia di apportare un cambiamento positivo.
In questo contesto, le aziende diventano attori fondamentali nella società, influenzando valori e comportamenti. Le start-up tecnologiche, ad esempio, hanno rivoluzionato il nostro modo di comunicare, lavorare e vivere, contribuendo a una visione collettiva di progresso e innovazione, non solo generando guadagni.
Secondo diversi esperti, la capacità di un imprenditore di comprendere che la propria azienda fa parte di un contesto più ampio distingue i leader competenti da quelli meno capaci. Gli imprenditori di successo si rendono conto che le loro decisioni influiscono non solo sui bilanci, ma anche sulla comunità, sull’ambiente e sulle dinamiche socio-economiche globali.
Questa consapevolezza porta a creare modelli di business più sostenibili e inclusivi, sostenere pratiche etiche e sviluppare relazioni di fiducia con clienti, fornitori e dipendenti.
Un’impresa deve sapersi muovere tra mercato, cultura e politica. È fondamentale saper ascoltare le esigenze sociali, adattarsi ai cambiamenti e anticipare le tendenze. Gli imprenditori devono diventare leader ispiratori, capaci di motivare e coinvolgere le persone attorno a loro non solo per il profitto, ma per un obiettivo comune.
Un passaggio cruciale: dal “cosa” al “come”
L’imprenditorialità supera il concetto tradizionale di lavoro, diventando un percorso di crescita personale e professionale che richiede visione, creatività e coscienza sociale. Le imprese nate da questa consapevolezza non solo prosperano, ma generano un impatto duraturo, contribuendo a una società migliore. In un mondo in rapido cambiamento, dobbiamo abbracciare questo tipo di imprenditorialità.
Nel dibattito attuale, la sostenibilità e l’acronimo ESG (Environmental, Social, Governance) sono frequentemente citati, anche se la loro applicazione può risultare confusa. È essenziale valutare non solo “cosa” produce un’azienda, ma soprattutto “come” lo fa. Il termine GSE (Governance, Social, Environmental) potrebbe sottolineare meglio l’importanza di una crescita sostenibile e misurabile in termini sociali e ambientali.
Tradizionalmente, la crescita si basava su metriche quantitative come vendite e profitti, ma oggi è necessario adottare una visione qualitativa che consideri il “come”. Questo approccio integra performance economiche, relazioni e responsabilità sociale, ponendo la governance al centro.
Investire in persone e relazioni consente alle aziende di ottenere risultati duraturi, superando la logica del profitto immediato e creando connessioni profonde con dipendenti e comunità. Il benessere dei lavoratori, l’etica aziendale e la sostenibilità ambientale garantiscono un vantaggio competitivo stabile. Le imprese che seguono questi principi non solo prosperano oggi, ma pongono solide basi per il futuro.

Molti leader riconoscono che gestire efficacemente le relazioni interne ed esterne stimola produttività e innovazione. Le aziende impegnate negli obiettivi ESG riscontrano benefici oltre i bilanci finanziari, con consumatori sempre più attratti da marchi responsabili. Queste imprese non vendono solo prodotti o servizi, ma creano comunità e promuovono valori condivisi, ampliando il concetto di profitto a una dimensione sociale e ambientale.
In sintesi, spostare l’attenzione dal “cosa” al “come” è un’opportunità per costruire aziende sostenibili, resilienti e capaci di ispirare un cambiamento positivo. Investire in qualità e relazioni non è solo etico, ma rappresenta anche una strategia vincente per la longevità.
Il Ruolo del Coaching per un cambio di rotta
Nel cambio di paradigma, è fondamentale dare spazio alle emozioni che influenzano attività, relazioni e decisioni aziendali. Questo spazio può essere creato attraverso un approccio di coaching, che offre nuove prospettive sul potenziale dell’organizzazione.
Il coaching aziendale consente di riconsiderare le dinamiche interne ed esterne, promuovendo un ambiente di apertura e supporto. Invece di una mentalità controllante, spesso causa di paura e relazioni tese, il coaching incoraggia i dipendenti a esplorare le proprie risorse, evidenziando che il valore di un’azienda risiede nella crescita sostenibile e nella capacità di adattamento.
Quando un’azienda abbraccia il coaching, i collaboratori non sono più visti solo come esecutori di compiti, ma come portatori di potenziale. Ciò permette di valorizzare le competenze uniche di ogni individuo e promuovere un clima di fiducia e collaborazione. I risultati sono tangibili: i dipendenti diventano più motivati, creativi e propensi a proporre idee innovative per affrontare le sfide aziendali.
Una chiave di questo processo è l’orientamento al lungo termine. Superando l’aspettativa di un profitto immediato, le imprese costruiscono una cultura di apprendimento continuo. Le aziende generative adottano strategie oltre la semplice ricerca di profitti, investendo nel futuro e fornendo strumenti per garantire una crescita sostenibile.
Il coaching non si limita allo sviluppo individuale; è un rinnovamento della visione strategica. Le tecniche di coaching aiutano a definire obiettivi chiari e a creare piani d’azione coerenti con la missione aziendale.
Adottare un approccio di coaching consente di esplorare nuovi punti di vista sul potenziale aziendale. È un investimento nel futuro che, superando l’aspettativa di risultati immediati, promuove una cultura generativa. Le aziende che seguono questo percorso non solo ottimizzano le performance a breve termine, ma costruiscono solidi legami tra i membri e valorizzano le risorse interne in un contesto di crescita e innovazione continua.

Un trend da tenere in considerazione
Sul piano economico, si sta delineando il più grande trasferimento di ricchezza della storia. Secondo un rapporto McKinsey del 2020, negli Stati Uniti, 30.000 miliardi di dollari passeranno in mano femminile entro il 2030. Il Center for Economics and Business Research (CEBR) britannico è ancora più ottimista, stimando che entro il 2025 il 60% della ricchezza del Regno Unito e dello stesso valore in Europa sarà detenuto dalle donne.
Questo fenomeno è principalmente demografico: la maggior parte della ricchezza mondiale appartiene ai baby boomer (nati tra il 1944 e il 1964), e poiché le mogli tendono a essere più giovani e hanno un’aspettativa di vita più lunga, la ricchezza passerà a loro. Inoltre, i baby boomer hanno avuto più figlie femmine.
Le donne di alto profilo economico tendono a investire il 60% delle proprie risorse in progetti a medio-lungo termine. Generalmente, hanno un approccio più generoso e sostenibile negli investimenti, mirando a rendimenti economici mentre considerano il futuro e l’impatto sulle generazioni successive.
Il trend è già iniziato: le grandi aziende riconoscono che la crescente consapevolezza sui consumi green deriva in gran parte dalle donne. McKinsey afferma che, se dovesse scegliere un fattore di crescita, punterebbe sul capitale umano femminile.
Questi dati supportano la necessità di orientare, anche attarverso il coaching, le governance aziendali verso uno stile manageriale “less ego”, dove guidare senza mettersi al centro facilita un approccio che mette l’accento sul processo piuttosto che sul risultato, promuovendo una vera logica di performance.
Il coaching permette di allineare i bisogni delle persone con i progetti che sostengono lo sviluppo sostenibile dell’azienda. È noto come la fiducia sia fondamentale per il successo di qualsiasi team: un leader autentico e vulnerabile, condividendo esperienze e fallimenti, crea legami più profondi con i membri.
Tutte queste sono condizioni essenziali per un ambiente di lavoro sicuro, dove gli individui possono prendere rischi e assumersi responsabilità. Sono gli ingredienti imprescindibili per l’imprenditoria del futuro.
Come business coach, manager e imprenditori, dobbiamo, secondo me, tenere bene a mente un principio fondamentale. Ovvero che la connessione intrinseca tra felicità e bellezza è un concetto che si riflette splendidamente nei valori e nella cultura di una comunità e un paese ed è vista in modo olistico. Il legame che stringe l’impresa con il contesto in cui è inserita definisce il benessere delle persone ed è inseparabile da quello mondo del mondo naturale.